Il genitore “spazzaneve” lo riconosci subito: è quello sempre pronto a spianare la strada al figlio, spinto dall’assoluta convinzione che riducendo i possibili ostacoli nella sua vita, ne faciliti la sua crescita.

Niente di più sbagliato.

Il ruolo del genitore non è preparare il cammino dei figli, ma preparare i figli per il cammino.

Chi sono i genitori spazzaneve?

Il termine è stato coniato dagli inglesi.

Sono quei genitori  che se la prole va male a scuola è per colpa del professore che ce l’ha in antipatia, sono quelli che se il figlio non gioca in prima linea durante la partita di calcio si arrabbiano con l’allenatore, sono quelli che mentono pur di non ammettere un errore del figlio.

Sono quelli che fanno di tutto per evitare al figlio cadute, fallimenti, delusioni. I bambini sperimentano cadute, fallimenti e delusioni, proporzionali alla loro età e questo li prepara all’età adulta e ai fallimenti più grossi.

I genitori spazzaneve «ripuliscono ogni cosa davanti ai loro figli in modo che nulla possa andare loro storto e possa minacciare la loro autostima».

Sono genitori totalmente impreparati ai problemi dei figli e per questo fanno in modo di evitarglieli ad ogni costo.

È come se dicessero: «Non create problemi a mio figlio perché li create a me»

L’iperprotezione diventa negativa perché crea bambini incapaci di affrontare le difficoltà e i fallimenti.

Le nonne dicevano sbagliando si impara. Oggi si dice “fail fast” cioè fallisci in fretta, perché in ogni errore c’è un’opportunità di apprendimento.

I genitori dovrebbero rilassarsi e  lasciare i propri figli liberi di sbagliare, di sperimentare delusioni e frustrazioni.

Gli ostacoli che i bambini incontrano nel loro percorso – un brutto voto a scuola, perdere una gara sportiva, ricevere un no – sono i mattoncini che costruiscono la loro forza e la loro autostima. Fanno parte della loro educazione e un bambino che non ha mai incontrato una difficoltà durante la sua infanzia sarà un adulto che non saprà come comportarsi alla prima difficoltà.

La paura del fallimento

La nostra società è offuscata dall’idea del successo, dal dover primeggiare e dalla competizione.

Ricordiamoci che le strade per il successo sono sempre lunghe, tortuose e piene di cadute.

E tante volte si insegue un’idea di successo che allontana dalla realizzazione personale. Avere successo non significa essere realizzati.

Ricordatevelo.